Sul palcoscenico senza panico

Sul palcoscenico senza panico

di Gabriella Cantafio

Sul palcoscenico senza panico

 

Sul palcoscenico senza panico

TEST CONTINUI E TANTE ESIBIZIONI. PER GLI ASPIRANTI MUSICISTI L’ANSIA È IL NEMICO NUMERO UNO. COSÌ IL CONSERVATORIO DI REGGIO EMILIA HA LANCIATO UN ESPERIMENTO PER SCONFIGGERLA. FUNZIONERÀ?

di Gabriella Cantafio

Difficoltà di concentrazione, stanchezza fisica e mentale, ansia da prestazione, frustrazione per risultati non ottimali: sono alcuni dei disagi che, spesso, i giovani musicisti vivono nel percorso artistico, scandito da giudizio e competizione. Trovare un equilibrio psicofisico è importante per l’esecuzione musicale, strettamente correlata all’emotività.

Così il Conservatorio di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti — 598 iscritti — promuove il progetto Pro-Ben, che, grazie a un finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca, dal 17 gennaio offre agli studenti opportunità di informazione sul tema nonché soluzioni e strumenti per contrastare il disagio.

«Oltre a garantire l’eccellenza nelle attività curricolari, prestiamo attenzione al benessere psicofisico dei nostri allievi, supportandoli in ogni prova e coinvolgendoli in piccole esperienze lavorative perché imparino ad affrontare lo stress gradualmente. Attività di sostegno che ora stiamo strutturando con questo progetto», dice il referente Davide Burani, docente del Conservatorio.

Ad affiancarlo, un team composto da una psicologa e due musicoterapeuti, che tiene gli incontri gratuiti e facoltativi frequentati. A ogni appuntamento si presentano circa trenta studenti.

«La salute mentale è ancora un po’ un tabù», ma già nei primi incontri abbiamo notato che anche i più reticenti riescono a esternare i propri disagi, apprendendo come gestire l’ansia da palcoscenico e il peso delle aspettative o reagire a incomprensioni con i docenti e brani difficili da eseguire», spiega Burani.

La condivisione informale è la parola d’ordine: dopo una prima fase in cui gli esperti indicano il percorso di osservazione e autoriflessione da intraprendere, si passa all’attività motoria e mindfulness con esercizi di rilassamento, strategie di adattamento per fronteggiare i conflitti emotivi, test di autovalutazione dello stress e musicoterapia. Importante anche la meditazione, mediante l’ascolto di una playlist, sempre fruibile online, che permette di ispirarsi e rilassare corpo e mente.

«La musica si conferma alleata del benessere». Durante gli incontri, ogni alunno porta il suo strumento per esprimere più facilmente le sue sonorità emotive», conclude il docente. La speranza è che il progetto possa continuare anche il prossimo anno accademico.


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